Parliamo oggi di normative ascensore per disabili, un elemento essenziale per garantire l’accessibilità e la mobilità in luoghi pubblici e privati a persone con difficoltà motorie. Sapevate che l’installazione e l’utilizzo di questi ascensori devono rispettare normative specifiche studiate per assicurare sicurezza e facilità d’uso a tutti gli utenti?.
Andiamo a esaminare le principali normative che regolano gli ascensori per disabili, con l’obiettivo di fornire una panoramica dettagliata sull’argomento e fare più chiarezza.
Le normative principali sugli ascensori per disabili
Le normative sugli ascensori per disabili sono definite a livello europeo e nazionale allo scopo di uniformare gli standard di accessibilità e sicurezza. A livello europeo, la direttiva 2014/33/UE stabilisce i requisiti essenziali di sicurezza per la progettazione e l’installazione degli ascensori, mentre le norme tecniche come la EN 81-70 definiscono le specifiche per garantire l’accesso alle persone con disabilità.
In Italia, il riferimento principale per gli impianti di sollevamento per disabili è il DM 236/89, che stabilisce i criteri tecnici per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati e pubblici. In particolare, il decreto prevede per gli ascensori:
- Una cabina con dimensioni minime di 120 x 80 centimetri, per consentire l’accesso a una persona su sedia a rotelle;
- Una porta con apertura automatica di almeno 75 centimetri di larghezza;
- Un pannello di controllo posto a un’altezza compresa tra 90 e 120 centimetri, per essere facilmente raggiungibile.
Come è facile aspettarsi, gli edifici pubblici e i luoghi aperti al pubblico sono obbligati a rispettare queste normative per garantire accessibilità totale ai disabili. Anche nei condomini, in caso di nuova costruzione o ristrutturazione, l’installazione di un ascensore conforme ai criteri per disabili è obbligatoria.


Requisiti tecnici e funzionalità aggiuntive
Gli ascensori per disabili devono integrare specifiche tecnologie e funzionalità per garantire una fruizione sicura e agevole. Tra queste:
- Pulsanti in rilievo e scritte in Braille, utili per le persone con disabilità visiva;
- Segnalazioni acustiche e visive, per indicare l’arrivo della cabina al piano desiderato;
- Sistema di emergenza accessibile, come un citofono o un pulsante di allarme facilmente raggiungibile.
La normativa richiede inoltre che gli impianti siano progettati per sopportare carichi maggiori rispetto agli ascensori tradizionali, in modo da accogliere sia l’utente che l’eventuale assistente o sedia a rotelle. Questi accorgimenti sono essenziali non solo nel rispetto della legge, ma anche per migliorare la qualità della vita delle persone con difficoltà motorie.
Obblighi di manutenzione e adeguamento degli ascensori per disabili
Le normative sugli ascensori per disabili non si limitano alla fase di progettazione e installazione, ma includono anche l’obbligo di una manutenzione regolare per garantire il rispetto degli standard di sicurezza nel tempo. Il DPR 162/99, che recepisce la direttiva europea, stabilisce che gli ascensori devono essere sottoposti a controlli periodici ogni sei mesi da parte di tecnici qualificati.
Inoltre, gli impianti già esistenti in edifici più datati possono essere soggetti a obblighi di adeguamento per rispondere ai criteri di accessibilità. Ad esempio, un ascensore con porte troppo strette o senza segnali acustici può essere modificato per rispettare le normative vigenti.